Allarme Malaria anche in Italia
I recenti fatti di cronaca ci ritrovano a parlare di malaria, una malattia che non poco tempo fa si credeva debellata.
La morte della piccola Sofia ha di nuovo smosso allarmismo ed ovviamente opinioni contrastanti su origine e rimedi. Il nuovo allarme per il nostro Paese sono le zanzare. La virologa Ilaria Capua, trasferita in Florida per dirigere il Centro dell’Università dedicato alla “One Health”, spiega all’Ansa come le zanzare si spostino insieme ai viaggiatori, come sono in continuo mutamento e come ancora oggi sono un’incognita perfino in Paesi ricchi di paludi, come appunto la Florida. Si definisce molto sorpresa sul caso della bambina italiana deceduta per la malaria, definendolo “un caso eccezionale che fa riflettere”.
La malaria risulta essere solo una delle malattie trasmesse dalle zanzare, la più nota.
Per esempio, nel 2007 in Italia, comparve la chikungunya, all’inizio sconosciuta, che colpì 166 persone accertati e 197 casi sospetti in Emilia Romagna. Un’altra malattia poco nota è la dengue, della quale il caso più recente è stato riscontrato a luglio a Trento, in una persona rientra da un viaggio nel Sud-Est asiatico. Zika, invece, è probabilmente l’infezione più temuta, anche se non è mai arrivata in Italia.
Secondo la virologa italiana, si sta aprendo uno scenario da valutare attentamente, in quanto i cambiamenti climatici e gli spostamenti sempre più massicci in tutto il mondo, aumentano le probabilità di diffusione di determinate malattie ovunque e naturalmente anche in Italia.
Se da un lato sappiamo che il vettore della malaria è la zanzara Anopheles, le zanzare Aedes veicolano Zika, Chikungunya e Dengue.
In tutti questi calcoli, mancano però le zanzare non ancora classificate, in quanto si evolvono e formano sottospecie difficili poi da catalogare.
Le contromisure a questo fenomeno si possono attuare cercando di evitare che le zanzare infettino le case e, a livello di servizi pubblici, effettuare disinfestazioni. Bisogna poi calcolare le temperature invernali, perché più la stagione è fredda, più le popolazioni di zanzare subiscono un abbattimento.