Lago Pertini: il lago naturale di Roma

Non tutti conoscono una vicenda del lago naturale di Roma. Un lago che si è ribellato al cemento ed è uscito in tutto il suo splendore proprio a Roma.

Nel 1992, durante la costruzione di un parcheggio sotterraneo di un centro commerciale, nella zona situata tra i quartieri Pigneto e Prenestino l’immobiliarista Antonio Romano scoprì accidentalmente una falda acquifera che venne in superficie a causa delle varie trivellazioni.

L’impresa costruttrice, per non far bloccare l’avanzamento dei lavori, pensò bene di far defluire con delle idrovore l’acqua nella rete fognaria. Purtroppo però viste anche le forti piogge di quei giorni questo causò l’esplosione della stessa e l’allagamento di Largo Preneste causando non pochi danni. 

Com’è possibile che il costruttore non sapesse che proprio lì sotto vi era il fosso della Marranella? Sembra che dietro ci sia una torbida storia di concessioni edilizie,  mappe catastali false e abuso edilizio. Purtroppo le indagini si sono concluse con un nulla di fatto e i responsabili non sono mai stati puniti.

Il lago ormai era venuto alla luce, uno specchio d’acqua in mezzo a palazzi di cemento. Gli abitanti del quartiere hanno combattuto molto chiedendo l’esproprio dei terreni per poterlo rendere un parco comunale.

Fu così che dopo un primo esproprio nel 1997 che riguardava l’area dell’attuale Parco delle Energie ne seguirono altri due: uno nel 2004 che faceva riferimento proprio all’area del Lago e uno nel 2010 che invece riguardava il cosiddetto ”Quadrato”,  uno spazio polifunzionale all’interno del parco.

Nonostante il ritiro della concessione e i vincoli apposti all’area, negli anni successivi Pulcini provò a presentare vari progetti tra cui la costruzione di una facoltà Universitaria e la costruzione di alcune piscine comunali per i mondiali di nuoto del 2009 tutti fortunatamente bloccati sul nascere.

Nel 2013 e cioè ad un anno dalla scadenza dei termini (per chi non lo sapesse l’espropriazione dura 10 anni entro i quali bisogna realizzare opere di pubblico interesse altrimenti i terreni tornano in mano ai privati) Pulcini ha presentato un progetto che includeva la copertura del lago e la costruzione di quattro torri da 100 metri ognuna. Provvidenziale fu il cambio di sindaco della Capitale che bloccò ogni tipo di progetto del genere.

Finalmente gli abitanti del quartiere, dopo varie manifestazioni ottennero il loro parco.  Sull’intera vicenda nel 2014 i gruppi ”Assalti frontali” e ”Muro del canto” hanno scritto una canzone, ”Il lago che combatte”,  che spiega la storia di questo lago che, nonostante l’uomo, ha deciso di venire in superficie ribellandosi al cemento ed ha creato così uno spazio naturale in mezzo a decine di palazzi. Il lago ha acque pulite e balneabili e presenta una ricca biodiversità, ricca vegetazione e molto importante una ricca avifauna.

E voi conoscevate questa storia? Vi consigliamo di ascoltare la canzone, da brividi.

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