NOMADI DIGITALI E SMART-WORKING

7 italiani su 10 sognano di diventare «digital nomad». Di sicuro l’esperienza pandemica ha accentuato questa tendenza e ha dato una spinta al lavoro a distanza. Questo fenomeno finora era molto diffuso in altri Paesi. L’Olanda, ad esempio, ha approvato una legge per trasformare il lavoro da casa in un diritto legale per determinati lavori. Non tanto però nel nostro, che ha ancora parecchie resistenze a  proposito.

Quando ci si riferisce a questa figura si fa riferimento, in linea generale, ad un soggetto professionista o freelance che, sfruttando internet, attraverso il suo lavoro produce reddito prescindendo dalla presenza fisica e dal luogo in cui lo stesso è localizzato. Si pensi a coloro che lavorano su internet, come gli influencers o gli youtubers.

In buona sostanza, la categoria dei nomadi digitali ricomprende imprenditori, freelance, lavoratori subordinati e tutti coloro che hanno la possibilità di lavorare da remoto. Nomadi digitali sono coloro che, non residenti nello stato in cui sono localizzati, svolgono attività lavorativa altamente qualificata e attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici, lavorano da remoto in via autonoma ovvero per un’impresa anche non residente nel territorio dello Stato.

Thailandia, Bali,  Tenerife, Fuerteventura, Santorini e Mykonos: queste le mete preferite dai lavoratori in viaggio. Bisogna far attenzione però all’aspetto fiscale. Per questa ragione, per non andare incontro a criticità legate alle verifiche sull’esterovestizione delle persone fisiche portate avanti dall’Agenzia delle entrate, il professionista deve farsi supportare da un consulente esperto, che indichi quando si configura un centro vitale di interessi, quali sono i presupposti di fatto che consentono al fisco italiano di considerare il contribuente ancora residente nel territorio dello Stato (soprattutto se lo Stato estero verso cui ci si dirige è ritenuto un paradiso fiscale) e in che modo è possibile sviluppare un’accurata pianificazione fiscale, idonea a valorizzare gli interessi del contribuente e scongiurare possibili problematiche con il fisco.

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