Nuova manovra governo, a lavoro fino al nono mese
Con la famosa manovra che il governo sta attuando si allunga anche il momento di congedarsi in gravidanza.
Per chi vorrà e per chi avrà il consenso dei medici potrà lavorare fino al nono mese di gravidanza per avere poi l’intero periodo di aspettativa di 5 mesi dopo il parto.
Lo prevede un nuovo emendamento della Lega dedicato alle politiche della famiglia che è stato approvato subito dalla commissione Bilancio della Camera.
Questo nuovo metodo viene proposto in alternativa all’attuale, ossia l’obbligo di astensione lavorativa 1 o 2 mesi prima della nascita del bimbo.
Non poche polemiche sono nate; si sostiene che ciò limiti la libertà delle lavoratrici e non si tutela la salute né della gestante né del nascituro.
Sempre nell’emendamento della Lega sulla famiglia, si è andato a modificare la platea dei destinatari della carta sconti per le famiglie istituita nel 2016.
Inizialmente era per tutte le famiglie, italiane o straniere, residenti in Italia con minimo tre figli a carico ecc.. ad oggi invece è stata limitata solo alle famiglie italiane, rimane il vincolo dei tre figli, ma si è alzato il limite di età da 18 a 26 anni. Scompare anche il riferimento all’Isee per definire le modalità di rilascio.
Gli stanziamenti in favore della card cultura per i diciottenni scendono ulteriormente da 270 a 230 milioni, inizialmente erano 290. Per quanto riguarda questa card, è stato introdotto invece il requisito dell’Isee che restringe la platea di destinazione. I soldi sottratti alle card verranno ridistribuiti ad altre attività culturali, dal Fondo unico per lo spettacolo al sostegno di festival, cori e bande, ad iniziative culturali in zone terremotate ed alla riqualificazione delle periferie.