Eliminare la plastica? Ora si può!! Uno studente islandese dell’Accademia d’Arte di Reykjavik, Ari Jònsson, partendo da un progetto di design, ha effettuato vari test sulla resistenza delle materie prime e da lì l’idea della bottiglia ecologica. Un vero passo in avanti per l’eco-sostenibilità, poiché con quest’invenzione si è arrivato ad un nuovo modo d’intendere la ricerca sugli involucri da imballaggio. La scoperta porterebbe alla realizzazione di un materiale per la produzione di bottiglie ecologiche, biodegradabili e addirittura commestibili e quindi risolverebbe i danni provocati dalla produzione e dal riciclo delle plastiche.
Per arrivare a ciò bastano solo due elementi che si trovano abbondantemente in natura: l’acqua e l’agar-agar, polvere che si ottiene dalla lavorazione dell’alga rossa. Amalgamando questi due elementi si ottiene una sostanza gelatinosa e poco lavorabile se però viene riscaldata diventa più elastica così da poterla mettere in appositi stampi e freddarla. Pochi passaggi per ottenere una soluzione al problema dell’inquinamento della plastica.
La semplicità ed allo stesso tempo l’efficacia di questa bottiglia è che le sue proprietà rimangono intatte finché questa è a contatto con i liquidi, una volta svuotata inizia il processo di decomposizione diminuendo visibilmente di volume fino a non lasciare più traccia.
Le classiche bottiglie d’acqua hanno un impatto molto nocivo sull’ambiente, basti pensare che il 50% della plastica è usata una volta sola e poi smaltita così da riempire le nostre falde acquifere di sostanze tossiche, compreso il petrolio. L’eco-bottiglia invece permetterebbe di cambiare anche questa situazione, in quanto si ricicla da sola e soprattutto non rilascia agenti chimici nell’ambiente.
L’unica cosa, facilmente superabile se si vuole dare una svolta alla risoluzione del problema inquinamento, è quella di abituarsi al sapore d’alga piuttosto pungente che si assorba al liquido dopo un contatto prolungato.
Consumato il prodotto interno si può scegliere se mangiare la bottiglietta, o semplicemente lasciare che la natura faccia il suo corso..
Amam, un collettivo di creativi provenienti proprio dal Giappone, ha messo in pratica l’idea e realizzato un imballaggio con la “ricetta” Jònsson, vincendo il Lexus Design Award 2016 durante la recente Milano Design Week.