Progetto GAU a Roma per risanare le periferie
Giunge a Roma il progetto GAU, Gallerie Urbane, che ha come obiettivo primario quello di risanare le periferie, seguendo un modello nato in Portogallo, a Lisbona.
Succede nel quartiere di Centocelle, periferia est di Roma, dove le campane della raccolta del vetro dell’Ama diventano veri e propri arredi urbani.
Da qualche giorno sono presenti serpenti e dragoni, con Spiderman e Dart Fener a dare vita alla street art romana con l’aiuto di 20 artisti romani tra cui: Solo, Diamond, Krayon, Alessandra Carloni, Mauro Sgarbi, #Gojo, Ironmould.
Lo scorso weekend per accompagnare gli artisti alla realizzazione delle loro opere, sono state promosse molte iniziative di animazione pubblica ,denominate #OpenGAU, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente il quartiere e non solo. È un progetto diretto ed organizzato dal Teatro dell’Orologio a cura dei ragazzi del Progetto Goldstein in collaborazione con E45 e Dominio Pubblico.
Il progetto porta l’arte dei graffitari, che a volte è definita scomoda e insensata, sui bidoni della spazzatura, sulle campane del riciclo e sui secchioni dell’immondizia.
Tra sabato e domenica in giro per il quartiere di Centocelle si potevano incontrare molti ragazzi che, armati di bombolette spray e fantasia, hanno dato un tocco di modernità e colore a degli spazi urbani che solitamente vengono ignorati o addirittura disprezzati. Un modo per promuovere l’arte urbana ed allo stesso tempo rendere bello un luogo quotidiano.
Da oggi, a Centocelle, anche i secchioni dell’immondizia si vestono di nuovo e saranno riconosciuti dagli abitanti del quartiere.
Bella iniziativa!..Chissà che non sia “allargata” anche in altre zone della Capitale.