Boom delle start up rosa nei primi due mesi del 2022

Il numero complessivo delle società innovative composte per più del 50% da donne ha raggiunto quota 1.818.
«Ritenta: fallisci di nuovo, fallisci meglio». Con queste parole Samuel Beckett ha ispirato nel tempo generazioni di startupper in tutto il mondo.
Nel periodo pandemico, anche se all’apparenza potrebbe sembrare non adatto per dare inizio a un nuovo progetto, hanno preso vita molte start up a conduzione femminile.
In Italia, nel biennio 2020-2022, si sta costruendo un approccio alle imprese diverso da quello conosciuto fino a oggi.
Negli ultimi due anni, infatti, si sta puntando con ferma convinzione sulla partecipazione femminile nel settore delle start up per costruire regole e visioni mai azzardate prima.
Dai dati sulle imprese femminili aggiornati a febbraio scorso, salta fuori che negli ultimi due mesi c’è stata una crescita delle creazioni di nuove start up con fondatrici donne.
Nel corso del 2021, il numero di star up rosa è aumentato del 7% in confronto all’inizio del 2020, mentre se si fa il paragone con i dati di fine febbraio, l’incremento è di oltre il 30%.
Queste imprese rappresentano una parte significativa dell’ecosistema dell’innovazione italiana.
Dallo spaccato geografico risulta che le star up rosa sono locale soprattutto al nord e al centro Italia, occupandosi principalmente di piattaforme digitali, benessere, economia circolare e di istruzione.
Secondo una statistica di Cariplo Factory, il 16% delle start up a conduzione femminile nasce da un business familiare.
Diverse le iniziative del ministero per lo Sviluppo economico a sostegno dell’ecosistema a partire da Smart&Start, l’incentivo per supportare le start up più giovani, indipendentemente dal genere del fondatore.
A gennaio 2022 il bando ha finanziato 1.268 start up innovative, con 474 milioni di euro in agevolazioni concessi e 7.819 nuovi posti di lavoro creati.
La novità principale è che Smart&Start beneficerà dei finanziamenti a Fondo Impresa Donna, un fondo previsto per la creazione e la promozione dell’imprenditorialità femminile.
Aprire un star up innovativa, secondo le statistiche di Unimpresa, costa in Italia in media 4.155 euro. In paesi Europei come i Paesi Bassi, l’Austria e il Belgio, se ne spendono la metà.
Mentre in Danimarca, Bulgaria e Croazia si spendono meno di 100 euro.

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