Work Life Design, qualità vita e lavoro

Work Life Design, qualità vita e lavoro

Work Life Design, qualità vita e lavoro

Sempre di più, le aziende moderne, curano l’aspetto e la gestione delle risorse umane e per il 2017, il Work Life Design, è il nuovo trend designato dal lavoratore che regolarizzerà l’equilibrio tra lavoro e vita privata.

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La leader mondiale nella consulenza per le risorse umane, Kelly Services, fa sapere che secondo le indagini fatte tra 164.000 lavoratori in 28 paesi, il Work Life Design non è una questione di genere; infatti è apprezzato da tutti, indifferentemente se uomini o donne. In alcuni casi, addirittura, i ruoli tradizionali risultano invertiti. A livello europeo, per esempio, un ambiente di lavoro improntato sulla cordialità e l’amicizia è desiderato più dagli uomini (54%) che dalle donne (50%).

In Italia il gap è ancora più evidente, dove il sorriso tra le scrivanie è più importante per gli uomini di ben 8 punti. Mentre le donne si concentrano più sui benefici del lavoro flessibile, che apprezzano in particolar modo (66%), oltre che ai programmi per la cura dei bambini. Per i programmi di cura dei parenti invece, in Europa se ne preoccupano più gli uomini con il 28%.

Queste ricerche hanno evidenziato inoltre, come la flessibilità dell’attività lavorativa ed il giusto equilibrio tra professione e vita privata sia al primo posto sulla scelta del posto di lavoro. Solo dopo troviamo in ordine retribuzione alla pari con le opportunità di carriera, benefit ed altri incentivi finanziari.

Gli elementi che costituiscono il Work-Life Design sono, oltre al lavoro flessibile, la governance del proprio lavoro, la realizzazione personale ed empowerment, la cultura aziendale e gli immancabili benefit e servizi legati allo stile di vita.

Le lavoratrici italiane credono che, per garantire un lavoro flessibile, si abbia bisogno della retribuzione del tempo libero (ferie e giorni di malattie) e soprattutto orari personalizzati e smart working.

La governance di lavoro dovrebbe basarsi su policy aziendali forti, che limitino il lavoro fuori l’orario d’ufficio, il ricorso alle e-mail nel tempo libero e l’incoraggiamento da parte delle aziende ad usufruire di tutti i giorni di ferie.

Per quanto riguarda la realizzazione personale ed empowerment i lavoratori del Bel Paese ritengono di fondamentale importanza che i datori di lavoro diano la possibilità di dedicarsi a progetti od iniziative stimolanti ed innovative.

Ed infine, non per ordine di importanza, troviamo la cultura aziendale che include l’impegno da parte delle imprese aziendali nella corporate social responsability, infatti salta all’occhio la percentuale del 35% che affermano di tenere in considerazione l’impegno verso le tematiche green durante la valutazione di un nuovo posto di lavoro.

I benefit legati allo stile di vita sono quei servizi in più che le aziende, al giorno d’oggi, offrono ai loro dipendenti come fitness center on site, convenzioni con spa e centri benessere e attività antistress come la meditazione.

L’indagine evidenzia che una significativa percentuale, il 42%, rinuncerebbe a parte della propria distribuzione in cambio di più flessibilità nelle modalità lavorative.

Che quindi il 2017 sia di buon auspicio per aziende e lavoratori..con la speranza che vita e lavoro siano sempre più equilibrati per favorire dipendenti e produttività dell’impresa. E che la vita sia più flessibile per tutti!!

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